Non si è ancora conclusa la vicenda delle famiglie occupanti di via Savagnone, a Palermo, dove il 10 ottobre scorso sono state aggredite Stefania Petyx, inviata di Striscia la Notizia, e la sua troupe. Giovedì prossimo è previsto un secondo sgombero per liberare le abitazioni in cui sono rimasti gli ultimi 13 nuclei familiari, dopo il primo avvenuto la settimana scorsa proprio nell'edificio in cui si è verificata l'aggressione.
Le famiglie, sostenute dal Sunia (il sindacato degli inquilini), hanno lanciato un appello a sindaco e prefetto per bloccare il provvedimento di sgombero. Tra gli occupanti, ci sono anche 27 minori, 2 donne in gravidanza e altrettante con disabilità - fa sapere il sindacato. "Chiediamo di avviare una trattativa con il Comune e con la Prefettura", dice Zaher Darwish, il segretario del Sunia di Palermo.
Le famiglie "sono disponibili a regolarizzare la loro posizione –assicura Darwish – Dal confronto possono emergere le soluzioni migliori per garantire loro il diritto alla casa".
Gli immobili, un tempo presi in affitto dal Comune come sede di uffici, erano stati occupati abusivamente il 5 maggio scorso. Dopo pochi giorni dall'aggressione alla troupe televisiva, parte dell'edificio (quella in cui sono avvenuti i fatti) è stata svuotata e gli occupanti sgomberati (operazione che era stata chiesta in prima persona dal ministro dell'Interno Matteo Salvini). Alle restanti famiglie è stato concesso di rimanere temporaneamente negli alloggi, anche perché alcune di queste hanno presentato ricorso al Tar di Palermo incaricando un avvocato, per cui si attende anche che il tribunale si pronunci.
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