Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, insulti al preside per la festa dell'accoglienza coi migranti a scuola. Orlando: "Volgari attacchi"

Offese e insulti per aver organizzato a scuola la festa dell’accoglienza. Come si legge in un articolo di Alessandra Turrisi sul Giornale di Sicilia in edicola, vittima della contestazione sui social e accusato da un giornale di destra di operare «in classe il lavaggio del cervello pro migranti» è Riccardo Ganazzoli, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Antonio Ugo, storica scuola della zona Noce-Zisa a Palermo. Lunedì scorso è andata in scena la festa dell’accoglienza, che quest’anno è stata dedicata ai migranti, con la partecipazione di alcuni giovani richiedenti asilo del centro «Nuovi orizzonti», che hanno raccontato la loro esperienza per raggiungere l’Italia. Ma l'occasione ha scatenato una polemica. Il giornale di Maurizio Belpietro «La Verità» ha pubblicato un articolo fortemente critico e ironico, in cui sin dal titolo si accusa il preside di operare «in classe il lavaggio del cervello pro migranti». A seguire gli attacchi via social. Il preside Ganazzoli ha deciso di non ignorare, e annuncia una querela «a tutela della mia immagine e del mio istituto», ma soprattutto spiega che «la festa dell’accoglienza è il momento finale del nostro progetto che realizziamo da anni in questa scuola. «Ora organizzeremo una festa ancora più grande - aggiunge il preside - con tutte le altre scuole per testimoniare che la scuola di Palermo è un luogo in cui si educa ai valori e dove tutti gli essere umani saranno sempre accolti». Sul caso interviene anche il sindaco Leoluca Orlando che ha preso parte alla manifestazione. «Quanto avviene ed è avvenuto in queste ore, con violenti e volgari attacchi contro la scuola Antonio Ugo e il suo dirigente Riccardo Ganazzoli mostra l'ignoranza e l'arroganza preconcetta di chi parla e giudica senza conoscere. Di chi non sa che la Festa dell'accoglienza è parte di un percorso formativo che da anni è punto di riferimento per la città di Palermo, con il pieno e attivo coinvolgimento degli alunni e delle loro famiglie. Un percorso di educazione e partecipazione sui valori fondanti della Costituzione, sull'accoglienza come forma di rispetto di tutti e di ciascuno in alternativa a pericolosi rigurgiti razzisti che non fanno parte della nostra cultura e tradizione palermitana». «Sono davvero preoccupata. Ormai non passa giorno in cui non si sente di censure di eventi culturali, interventi politici, sparate sui social e articoli di giornali contro la cultura dell'accoglienza come quello apparso su Libero sulla Festa dell'accoglienza alla scuola Antonio Ugo - ha detto Giovanna Marano, assessore comunale all'Istruzione - Temo che non sia solo un fatto di casualità o di episodi sporadici ma piuttosto un'azione sistemica che tende a sovvertire il carattere e l'identità dell'Italia fondata su diritti come l'accoglienza. È già successo nella nostra storia ed ha ragione Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo quando, come ha fatto al Palermo Pride, dice che si respira un'aria da pre-fascismo. Così come fa bene Riccardo Ganazzoli, il preside della scuola Antonio Ugo a sottolineare gli attacchi mediatici di cui è stato vittima insieme al sindaco e che non riguardano una festa, una scuola, una città ma la nostra democrazia e i valori su cui si fonda la nostra Repubblica e la nostra Carta costituzionale». Sul caso interviene anche Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune: "Gli attacchi al dirigente scolastico Riccardo Ganazzoli, da parte del giornale di Maurizio Belpietro con la conseguente scia di veleni social, rappresentano un vulnus alla scuola pubblica, alla funzione educativa che devono svolgere le istituzioni scolastiche nel Paese - commenta -. Esprimo solidarietà al collega e a tutte le insegnanti e ai docenti dell’istituto comprensivo Antonio Ugo di Palermo, una scuola che storicamente ha rappresentato un presidio di legalità, un baluardo istituzionale a tutela dei diritti sociali e civili, un luogo di crescita culturale per un quartiere che ha saputo interpretare i valori dell’intercultura; grazie al lavoro iniziato oltre quarant’anni fa da un grande preside come Vito Mercadante. Le attività di promozione dell’accoglienza, volute dalla scuola, sono inscritte nella missione pedagogica di tutte le istituzioni scolastiche che devono educare alla cittadinanza, all’integrazione e alla valorizzazione delle diversità; così come prevedono le 'Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione'".

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