Il crack si sposta a Palermo dallo Sperone a Ballarò in centro città a Palermo. I carabinieri squadra motociclisti del nucleo radiomobile hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione di A.M., di 44 anni, e A.M., 16 anni, rispettivamente padre e figlio che nascondevano cocaina e crack. È stato trovata una pietra grezza di cocaina, con un valore commerciale di 50.000 euro, mentre per il crack circa 6.000 euro. Appena si sono accorti della presenza dei carabinieri i due hanno tentato di disfarsi di il pacco lanciandolo dal balcone, con all'interno 215 grammi di cocaina solida, 57 grammi di crack, suddiviso in quattro involucri in cellophane e un bilancino di precisione, indispensabile per la pesatura delle singole dosi. I carabinieri si sono accorti di tutto e hanno subito recuperato il pacco. Padre e figlio si sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il padre è stato portato nel carcere Pagliarelli, mentre per il figlio minore è stato condotto nel centro di prima accoglienza per minorenni Malaspina di Palermo. La droga recuperata nel corso dell’operazione sarà sottoposta ad analisi di laboratorio a cura del Laboratorio analisi sostanze stupefacenti dei carabinieri di Palermo. A fine settembre erano state scoperte due crack house allo Sperone. Una è stata individuata dai carabinieri in piazzale Ignazio Calona. Qui sono stati trovati sessante involucri di plastica bianca termosaldata con del crack all'interno. Sempre nel quartiere Sperone, in Largo Giuseppe di Vittorio, è stato fermato un pusher con addosso tredici involucri con tre grammi circa di crack. Sempre nel mese di settembre in un appartamento di Passaggio Bernardino Verro i carabinieri hanno scoperto una centrale per la produzione di crack. Dentro l’appartamento c'erano sei persone, tra queste anche un minorenne. I militari hanno scoperto su un tavolo tutto il materiale per la preparazione del crack.