Colpito con un secchio da un detenuto, agente penitenziario ferito al Pagliarelli di Palermo
Un agente di polizia penitenziaria sarebbe stato aggredito da un detenuto nel carcere Pagliarelli di Palermo ieri. Il detenuto avrebbe colpito violentemente l'agente alla testa con secchio: pare si tratti di un uomo che è assegnato al reparto minorati psichiatrici di Barcellona ma non ancora trasferito. A dare la notizia è Lillo Navarra, segretario nazionale per la Sicilia del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. “Ieri - dice Navarra - abbiamo registrato l’ennesima aggressione a un agente da parte di un detenuto, che a marzo era stato assegnato al reparto di minorati psichiatrici a Barcellona ma non ancora trasferito. L’uomo ha ferito l’agente di servizio sferrandogli sulla testa un violento colpo con un secchio. L’episodio è grave e all’agente di polizia penitenziaria va la vicinanza e solidarietà del Sappe". Navarra chiede l'adozione di "opportuni provvedimenti per scongiurare ulteriori fatti violenti contro poliziotti penitenziari” e chiede una riflessione "sulla movimentazione per assegnazione dei detenuti" che, come in questo, caso sono "trasferiti sulla carta ma non ancora fisicamente con tutto quello che questo comporta. Chi ne paga le conseguenze è il personale di polizia penitenziaria". Anche il segretario generale del Sappe Donato Capece esprime solidarietà ma allo stesso tempo lancia l'allarme sicurezza per gli agenti chiedendo la possibilità di dotarli di taser e spray al peperoncino. “Ogni giorno - dice Capece - giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del corpo in servizio negli istituti penitenziari del paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato. E allora è mai possibile che nessuno, al Ministero della Giustizia e ai Dipartimenti dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia minorile e di comunità, abbia pensato di introdurre anche per la Polizia Penitenziaria ed i suoi appartenenti, per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser” e spray al peperoncino?”.