Stretta della polizia municipale nei locali della movida palermitana tra via Piazzi, in cortile delle Bisacce a Ballarò, in via Cala Banchina Lupa al Foro Italico Umberto I e in via Candelai. Scattano sanzioni per un totale di 25 mila euro in discoteche e pub per varie irregolarità. Ai titolari di due discoteche in via Cala Banchina Lupa al ForoUmberto I e in via Candelai, già segnalate in precedenza come abusive nei precedenti controlli, sono state notificate le ordinanze di chiusura dei locali emesse dal questore per cessazione dell’attività abusiva di intrattenimento danzante. Una sanzione da oltre 17.000 euro è stata comminata ad un negozio di prodotti alimentari in via Piazzi che esercitava l’attività di bar. Gli agenti sono entrati nel locale dopo la mezzanotte ed hanno notato che venivano somministrate bevande alcoliche e superalcoliche in barba agli orari previsti dalla normativa vigente. Oltre alla mancanza di autorizzazioni previste per la somministrazione di alimenti e bevande è stata accertata una lunga sfilza di violazioni: la mancata esposizione delle tabelle dei prezzi e degli orari di apertura e chiusura del locale, delle tabelle alcoliche e dell’apparecchiatura alcol test da mettere a disposizione degli avventori. E’ stata inoltre contestata la mancata indicazione della tracciabilità dei prodotti alimentari, venduti sfusi, senza alcuna confezione indicante il nome del produttore, il paese di provenienza, il termine di conservazione e la data di scadenza. Gli agenti hanno proceduto al sequestro cautelare amministrativo di 1.321 bottiglie contenenti bevande alcoliche e superalcoliche. In cortile delle Bisacce, a Ballarò, un pub invece è stato sequestrato perché svolgeva illecitamente la somministrazione di alimenti e bevande ai tavoli con intrattenimento musicale. Al titolare sono state comminate sanzioni per un importo totale di oltre 8.000 euro, perché oltre a non esibire l’autorizzazione prevista e le certificazioni sanitarie necessarie, non provvedeva all'esposizione delle tabelle alcoliche e non disponeva di apparecchiatura per l’alcol test da fornire ai clienti che volessero accertare il tasso alcolemico prima di mettersi alla guida di un veicolo. Gli agenti si adoperavano quindi per il sequestro e l’immediata interruzione dell'attività abusiva, superando le iniziali resistenze del titolare a lasciare i locali nel tentativo di opporsi al provvedimento.