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Palermo, blitz antidroga nel cuore di Ballarò: 15 arresti

Un frame del video dei carabinieri che riprende lo spaccio di droga a Ballarò, Palermo

Blitz dei carabinieri nel quartiere Ballarò, a Palermo, dove è stato sgominato un gruppo criminale dedito al traffico di droga.

I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Piazza Verdi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Palermo, nei confronti di 22 persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Sette persone sono state portate in carcere, otto ai domiciliari, mentre altre sette persone sono sottoposte all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

In carcere sono finiti Silvio Mazzucco, 39 anni, Giovanni Rao 36 anni detto "U Manciaciumi" o "Majin Bu", Ignazio Gallidoro, 50 anni, detto "u pistulune", Antonino Gallidoro, 24 anni, Litterio Runza, 27 anni, Francesco Paolo Ferrara, 45 anni detto "Paluzzo" o "Paluzzo U Biunu", Francesco Viviano 46 anni.

Ai domiciliari sono finiti Antonino Bilello, 51 anni, Antonino Cangemi 29 anni, detto Tony, Dario Cusimano, 29 anni, detto Lc; Salvatore Grisafi, 21 anni, Cristian Lo Monaco, 28 anni, Eduardo Premuda, 46 anni, detto Aldo, Salvatore Giuseppe Ribaudo, 21 anni, detto Peppa Pig, Vincenzo Vitrano, 37 anni, detto Enzarre. Si dovranno presentare alla polizia giudiziaria Alessandro Arnone, 36 anni, Angelo Beretta, 28 anni, detto U Piriddu, Paolo Collura, 41 anni, Luigi Runza, 51 anni, Albina Molinaro, 48 anni, Pasquale Sileci, 28 anni, detto Anthony, e Chakib Farjallah 43 anni, detto Filippo U Tunisino.

Le indagini, condotte mediante attività tecniche hanno consentito di acquisire gravi elementi nei confronti di un sodalizio criminale operante nel quartiere Ballarò di Palermo, nel mandamento di Porta Nuova, e di individuare in Silvio Mazzucco, già condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso nel 2011 con Francesco Paolo Lo Iacono, sottoposto a fermo di indiziato di delitto nell'ambito dell'operazione “Panta Rei” del dicembre 2015 nella quale figurano anche Paolo Calcacgno, all'epoca reggente del mandamento Porta Nuova e a Salvatore Mulè, reggente famiglia Palermo Centro e Giovanni Rao, il cui nome emerge nell'ambito dell'operazione “Panta Rei'” per le sue frequentazioni con Lo Iacono e Mulè entrambi vicini alla famiglia mafiosa di Palermo Centro del mandamento di Porta Nuova, i promotori dell'organizzazione, i quali sovraintendevano alle complesse attività di gestione e ricevevano i proventi dell'attività di spaccio.

L'organizzazione, per quanto  è emerso dalle indagini,  avrebbe potuto contare su una  vasta schiera di pusher e vedette che avrebbero operato con serrate turnazioni giornaliere, in sinergia con i responsabili operativi della piazza di spaccio, ai quali spettava la custodia del denaro provento delle cessioni di stupefacente, ma soprattutto aveva la disponibilità di magazzini e garage, riconducibili ai membri dell'organizzazione, posti nelle immediate vicinanze della piazza di spaccio, dove poter nascondere e stoccare la droga in modo tale da poterne disporre prontamente.

“Con l'operazione di oggi viene decapitata una consorteria criminale che gestiva, con meticolosa organizzazione e rigido controllo del territorio, lo spaccio della droga in un quartiere, quello di Ballarò, nel quale si trovano diversi istituti scolastici e che risulta visitato ogni giorno da migliaia di turisti”, si legge in una nota del comando provinciale dei carabinieri di Palermo.

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