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Controlli nei locali della movida di Palermo, sequestri e multe per musica ad alto volume

Foto Archivio

Controlli e sanzioni per i locali che disturbano la quiete notturna a Sferracavallo e in centro città a Palermo. La polizia municipale ha predisposto controlli e sanzioni nei locali della movida. In particolare sono stati sanzionati cinque locali dove è stata diffusa musica ad alto volume: una discoteca abusiva a Sferracavallo, un pub in  piazza Monte di Pietà, un altro in via Cavour, un bar in via Principe di Palagonia e un locale di intrattenimento e svago in via Mater Dolorosa.

Tre dei cinque titolari sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per disturbo della quiete pubblica. Sono state comminate sanzioni per un importo totale di oltre 5.000 euro. Gli agenti del Caep - il nucleo di controllo delle attività produttive - hanno compiuto un sopralluogo in una discoteca di via Plauto, dove veniva proposto l’ingresso più consumazione al costo di dieci euro.

A causa dell’alto volume della musica, il titolare è stato denunciato per disturbo della quiete pubblica ed è stato eseguito il sequestro delle apparecchiature musicali. Sono state comminate sanzioni per un importo totale di circa 1.150 euro per la mancata esposizione all'esterno del locale delle tabelle degli orari di apertura e chiusura, delle tabelle alcolemiche e l’indisponibilità del dispositivo per l’alcool test.

È stato sollecitato l'intervento di funzionari della Siae, l’ente che tutela il diritto d’autore, che hanno proceduto alle contestazioni di competenza, rilevata l’assenza del prescritto permesso per la musica diffusa durante eventi aperti al pubblico. Il locale è stato trovato  sprovvisto di dispositivi antincendio e con l'unica uscita di sicurezza bloccata.

Il titolare non ha esibito la certificazione di agibilità di locale di pubblico spettacolo e quella antincendio. Per queste violazioni, gli agenti hanno disposto l’immediata interruzione della serata danzante, facendo defluire circa 400 persone, verso l'esterno dei locali.

I controlli sono poi proseguiti in piazza Monte di Pietà, dove un pub occupava abusivamente con tavoli e sedie circa 160 metri quadrati di suolo pubblico, in pratica più della metà della superficie della piazza, deturpando di fatto un sito dichiarato di interesse storico e artistico. Nel locale c’era musica ad alto volume, perciò sono state sequestrate le apparecchiature musicali ed il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria per disturbo della quiete pubblica.

Sono state comminate sanzioni per un importo totale di oltre 2.500 euro per l’assenza di autorizzazione sanitaria per la somministrazione di alimenti e bevande all'esterno del locale,  la mancata esposizione delle tabelle degli orari di apertura e chiusura, delle tabelle alcolemiche e l'indisponibilità del dispositivo per l’alcool test. Sono state riscontrate irregolarità  per la presenza di un impianto pubblicitario abusivo e le difformità riscontrate nelle relazione fonometriche.

Gli agenti del Nopa - nucleo operativo protezione ambiente - nell’ambito dell’attività  congiunta con i tecnici dell'Arpa , l'agenzia regionale protezione ambiente, per verificare lo sforamento delle  emissioni sonore, hanno controllato un bar che e un locale segnalati più volte dai residenti per il disturbo del riposo notturno.

Il titolare del bar sito in via Principe di Palagonia, di fronte al tribunale dei minori, che aveva organizzato una serata di karaoke, ha violato l’ordinanza che prevede di divieto di effettuare attività musicale con amplificazione esterna. Gli agenti hanno sequestrato la strumentazione sonora per cinque giorni e comminato la sanzione di cinquanta euro e hanno attivato accertamenti sulla regolarità delle autorizzazioni amministrative.

È stata effettuata nei pressi del locale sito in via Mater Dolorosa, la misurazione dei decibel con apposita apparecchiatura fonometrica fino ad oltre l’una di notte,  mentre il locale era ancora aperto e la musica è stata  rilevata a volume molto alto. Gli agenti hanno quindi sequestrato la strumentazione musicale per cinque giorni, come previsto dall’ordinanza in vigore per il superamento dell’orario  e  comminato la sanzione di cinquanta euro.

Dagli esiti dei rilievi dell'Arpa con il riscontro del superamento dei limiti consentiti dalla legge, sarà inoltrata  la segnalazione all’autorità giudiziaria per l’inquinamento acustico e scatterà la sanzione di duemila euro.

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