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Bagheria, rissa vicino agli "Anni 20": colpito un giovane nigeriano

Botte pugni e insulti ieri sera in via Bernardo Mattarella a Bagheria. Un ragazzo bagherese ha aggredito un nigeriano di 30 anni.

Non è ancora chiaro come siano andate esattamente le cose. Gli agenti di polizia sono intervenuti e stanno verificando se ci siano gli estremi per la denuncia.

Da una prima indagine sembra che non ci siano motivi di origine razziale alla base della scazzottata. Il trentenne ha riporto diverse ferite e contusioni al volto ed è stato medicato.

L’aggressione è avvenuta davanti agli occhi increduli di diverse persone che  si trovavano nei pressi della famosa gelateria “Anni 20”.

Un amico del nigeriano Leonardo Fricano, che ha assistito alla scena, ha scritto sul suo profilo Facebook un resoconto della vicenda: “Stasera a Bagheria presso la gelateria anni 20 si è consumata una violenta aggressione ad un mio amico e ragazzo di colore. L’aggressione è stata voluta da parte di un gruppo di persone che si sono scaraventate su Federico colpendolo in testa con un crick di automobili.
La persona ferita è un ragazzo che conosco bene ed è una gran brava persona che lavora, educata e che non farebbe mai male a nessuno.  Fa dispiacere come la cattiveria spinga come bestie un gruppo di persone ad accanirsi contro un solo ragazzo le cui parole alle loro offese erano solo ‘calmati fratello’. Queste persone si devono vergognare per la loro viltà, non si fa così contro una persona inerme. La polizia sta facendo le sue indagini visionando tutte le telecamere presenti in zona, speriamo che chi è stato promotore di un atto così violento possa essere rintracciato e pentirsi di quanto ha fatto. Intanto speriamo che Federico possa guarire bene ed al più presto”.

Fricano questa mattina ha aggiunto: “Riguardo all’episodio dell’attacco subito da Federico, mi è appena arrivata notizia, che forse l’aggressore è stato individuato. Ad ogni modo con questa notizia, invito tutti a non fare di ciò un osanna da stadio e impedire che in noi primeggi verso questo aggressore la stessa rabbia ed odio che lui in maniera bestiale ha scaricato su Federico. La rabbia e l’odio sono e rimangono veleni per l’animo umano e non producono mai niente di buono, anche se apparentemente sono giustificati da motivi di giustizia. La vicinanza a Federico dimostriamola con il cuore e con atteggiamenti comprensivi e caritatevoli verso persone come lui che hanno come unica differenza il colore della pelle differente dal nostro. E intanto, personalmente spero che l’aggressore possa ravvedersi per il male fatto è che ciò faccia da freno ad altre violenze”.

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