Palermo ricorda l'imprenditore anti-racket Vincenzo Spinelli: la cerimonia a 36 anni dall'omicidio
Un uomo qualunque, un imprenditore che voleva fare il suo lavoro nella legalità. Per questo Vincenzo Spinelli, imprenditore palermitano nel settore dell'abbigliamento, 36 anni fa venne ucciso dalla mafia per essersi ribellato al racket. Era il 30 agosto 1982. Giovedì 30 agosto, in occasione del 36° anniversario del suo omicidio, Palermo lo ricorderà per la prima volta in una cerimonia pubblica in piazza Bologni. L'iniziativa, in programma alle 20.30, si svolgerà davanti alla “Spirale della Vita”, l’installazione realizzata dall’artista veneto Gianfranco Meggiato in memoria delle vittime di Cosa nostra. A organizzare la cerimonia, l’associazione “Palermo aperta a tutti Onlus” che si occupa di turismo accessibile, insieme a Tiziana e Valeria Spinelli, figlie dell’imprenditore Vincenzo. Interverranno, fra gli altri, oltre a Tiziana e Valeria Spinelli, il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, il vicesindaco di Palermo, Sergio Marino, il consigliere comunale e fondatore dell’associazione “Palermo aperta a tutti Onlus” Igor Gelarda e la curatrice dell’installazione Daniela Brignone. L’iniziativa si svolge davanti all’installazione di piazza Bologni su desiderio delle figlie: per il forte significato sociale che questa ha, con i nomi di tutte le vittime mafiose impressi sui sacchi di iuta che la compongono (incluso quello di Vincenzo Spinelli), e anche perché, su progetto di Dario Scarpati, l’opera è concepita per consentire l’ingresso alle persone con disabilità motoria e agli ipovedenti, coniugando così gli aspetti legati all’arte e all’accessibilità.