Libero Futuro cancellata da elenchi della Prefettura di Palermo, il presidente Colajanni: "Mi dimetto"
Nasce un caso attorno all’associazione antiracket «Libero futuro» cancellata dagli elenchi della Prefettura di Palermo perché sarebbe "inaffidabile": avrebbe accolto e sostenuto imprenditori vicini ad ambienti e soggetti discussi. La decisione viene contestata dalla stessa associazione e dal suo fondatore storico, Enrico Colajanni, secondo i quali nessuno degli associati è sospettato di mantenere rapporti trasversali o di essere sottoposto a indagini. I rilievi della Prefettura riguardano soprattutto gli imprenditori Virga, già colpiti da un sequestro di beni. «Libero futuro» sostiene invece che da tempo hanno intrapreso un «percorso di affiancamento allo Stato» fornendo elementi preziosi per le indagini antimafia. Il loro caso sarebbe anzi indicativo di una scelta consapevole e responsabile che per questo è stata, in altri momenti, apprezzata e riconosciuta. "Che messaggio si invia così ad altri imprenditori che ancora questo percorso di denunzia non hanno avuto il coraggio di intraprendere?», sottolinea la nota dell’associazione. Colajanni si dice «amareggiato e preoccupato» per la decisione della Prefettura e annuncia che farà un passo indietro: «Per non creare imbarazzi mi dimetterò con altri 3-4 associati».