Trasfusioni di sangue avrebbero causato la morte di un commercialista, S. D., di 68 anni, e di una casalinga, B. I., di 51. Perché quel sangue era infetto e, nello specifico, conteneva il virus dell’epatite C. Ma ora, come si legge in un articolo di Sandra Figliuolo sul Giornale di Sicilia in edicola, la terza sezione del tribunale civile ha condannato - con due distinte sentenze - il ministero della Salute a pagare i danni ai famigliari delle vittime, per un totale complessivo di un milione e quattrocentomila euro. I parenti che hanno avuto diritto al risarcimento sono difesi dagli avvocati Ermanno Zancla e Chiara Carlozzo.