Si sarebbero presentati in due, più volte: uno con la frattura alla spalla e l’altro ad accompagnarlo, nei vari pronto soccorso cittadini a Palermo. E così partiva la presunta truffa alle assicurazioni. I componenti dell'organizzazione avrebbero agito sempre allo stesso modo, recandosi in ospedale per la radiografia. L'uomo con la frattura, che diceva essere la conseguenza di un incidente stradale, andava nei nosocomi, accompagnato ogni volta da una persona diversa che dava le sue generalità al triage.
A denunciare i fatti i radiologi di alcuni ospedali che si sono resi conto che la frattura era sempre la stessa, nello stesso punto, nella stessa spalla. E’ scattata così la denuncia alla magistratura da parte del personale medico.
Le indagini hanno portato i carabinieri del Nas a scoprire una truffa alle società assicurative. “Oggi non potrebbe accadere – spiega il maggiore Giovanni Trifirò comandante del nucleo antisofisticazione di Palermo – Al triage nei pronto soccorso cittadini viene assegnato un braccialetto identificativo a chi deve svolgere accertamenti in altri reparti, così non può accadere uno scambio di persona”.
Sono in ventidue ad aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini e sono accusate di avere chiesto soldi per falsi incidenti stradali.
La truffa si sarebbe concretizzata in 40 giorni nella seconda metà del 2014. Le compagnie assicurative raggirate sarebbero quattro e avrebbero liquidato a diverse persone i danni per la stessa identica frattura. Complessivamente le compagnie assicurative hanno sborsato 30 mila euro.
La Procura ha dato incarico ai carabinieri del nucleo del Nas di indagare. I controlli sono scattati in tutti i pronto soccorsi della città di Palermo. I componenti erano soliti presentarsi in tutti gli ospedali per cercare di destare meno sospetti. Oggi sono stati notificati i provvedimenti di chiusura delle indagini e il pm chiederà per loro in rinvio a giudizio.
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