A Palermo è ancora allarme tonno rosso. Altre cinque persone sono finite in ospedale dopo aver mangiato il pesce, che secondo quanto ricostruito sarebbe stato comprato al mercato del Ballarò, proprio come avvenuto per un altro caso pochi giorni fa, quando una bambina di 12 anni era finita al "Di Cristina" per una grave intossicazione. In questo caso, si tratta dei componenti di due nuclei familiari che abitano in via Falsomiele nello stesso stabile. Tre donne e due uomini, che durante una cena hanno mangiato del tonno avariato acquistato poche ore prima da un ambulante. I cinque parenti hanno una prognosi che va da quattro a sette giorni.
Le persone intossicate sono state sentite dai carabinieri del Nas che questa mattina hanno eseguito ulteriori controlli per cercare di individuare il venditore. A Ballarò nei giorni scorsi ci sono già stati dei sequestri.
Tonno, malori e sequestri dunque. L’estate è ancora solo alle porte ma sono già stati tanti, anzi troppi, i casi in cui più persone hanno rischiato seriamente la salute per aver mangiato una o più fette di queste pesce rosso che tanta gola fa a tutti, grandi e piccini. Pranzi e cene in famiglia che per poco non si sono trasformate in dramma, come quello che ha provocato un malore ad una madre ed una figlia, ricoverate al Civico qualche giorno fa per una grave intossicazione alimentare dopo aver mangiato del tonno. Così come la stessa sorte è toccata ad altre sei persone che avevano consumato il pesce ad Isola delle Femmine.
Le due donne palermitane, di 62 e 32 anni, sono state trasportate d’urgenza nel bel mezzo della notte in ospedale, ore dopo aver mangiato del tonno rosso comprato, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nas, da un ambulante. La più giovane delle due è arrivata in pronto soccorso in codice rosso, mentre meno gravi erano i sintomi della sessantaduenne, trasportata in codice giallo.
Ai sanitari la situazione è apparsa subito chiara, così come la diagnosi, una sindrome sgombroide, che colpisce quando si mangia pesce alterato contenente stamina, e che nei casi più gravi può portare alla morte. Per fortuna le due donne se la sono cavata con tanta paura ma nulla di più. Nel giro di qualche ora, sono finite in ospedale altre sei persone, al “Cervello” per aver mangiato del tonno acquistato a Isola delle Femmine. Su tutti e due episodi stanno indagando i carabinieri del Nas. Non per niente le autorità, negli ultimi giorni, hanno controllato in maniera più assidua i porti della provincia.
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