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Estorsione a Palermo, assolto il fratello del boss Fidanzati

La corte d’appello, ribaltando la sentenza di primo grado, ha assolto due imputati accusati dell’estorsione all'imprenditore Francesco Tramuto, titolare di una ditta di rimessaggio, che nel 2008 aveva avviato interventi di ristrutturazione nel porticciolo dell'Arenella.

Sono stati assolti Stefano Fidanzati (fratello dello storico boss di Cosa nostra, Gaetano, ormai defunto) che in primo grado era stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, ed Epifanio Aiello, condannato in primo grado a due anni.

Ad Aiello, secondo l’accusa, sarebbero riconducibili la Epidan Costruzioni, con sede in via Don Orione, e la società cooperativa Dian, di piazza Diodoro Siculo, ovvero due ditte a cui si sarebbe dovuto affidare Tramuto per i lavori che stava eseguendo.

“Non avevo scelta - ha detto Tramuto in primo grado - Stefano Fidanzati veniva continuamente e sapevo che era il mafioso della zona, dovevo fare quello che diceva lui: ho dovuto assumere persone del quartiere e sono stato costretto a scegliere le ditte che Fidanzati mi aveva indicato per fare dei lavori”. Ma le accuse di Tramuto non sono state sufficienti a provare l’estorsione. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Salvatore Ruta e Raffaele Bonsignore.

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