Svolta nell’omicidio di Dino Salvato, l’uomo di 29 anni ucciso ieri a palermo. Gli uomini della squadra mobile guidati da Rodolfo Ruperti hanno fermato un parente della vittima, dopo gli interrogatori di questa notte. Si tratta di Alfonso Vela, 43 anni, zio della vittima. Alla base del delitto ci sarebbe una lite per del ferro usato.
Salvato, pregiudicato già noto alle forze dell’ordine, sarebbe stato stato ucciso con un colpo di arma da fuoco e non massacrato e pestato a morte come era emerso in precedenza. Ricostruzione confermata da una nuova ispezione cadaverica, effettuata in mattinata. La pistola con la quale è stato commesso il delitto è una calibro 22 che è stata ritrovata grazie alle indicazioni dello stesso Vela. L’autopsia di Salvato sarà effettuata giovedì.
L'uomo avrebbe confessato e ha ammesso di avere sparato. L'omicidio è stato commesso per futili motivi.
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