Palermo calcio, il gip dice no ai pm: "Niente arresto per Zamparini, le società non vanno sequestrate"
Secondo la Procura per il patron del Palermo erano necessari gli arresti domiciliari, ma non per il Gip che ha giudicato non così gravi da giustificare una misura cautelare i reati di autoriciclaggio, appropriazione indebita, riciclaggio commesso anche all’estero, violazioni fiscali e tributarie, falso in bilancio aggravato dall’avere agito assieme a un gruppo criminale organizzato che agisce in più Stati. Stessa decisione per il commercialista Anastasio Morosi, che risponde pure di favoreggiamento, e di Alessandra Bonometti, segretaria del gruppo aziendale che fa capo all’imprenditore friulano. Ma non solo, come si legge in un ampio articolo di Riccardo Arena, sul Giornale di Sicilia oggi in edicola: nei loro confronti non ci sono esigenze cautelari, ovvero il timore che vengano inquinate le prove o siano commessi ancora una volta i reati contestati. E non sono ammissibili provvedimenti di sequestro delle società a lui riconducibili. A fine marzo la quarta sezione del Tribunale civile aveva respinto l’istanza di fallimento della società di viale del Fante, adesso anche il Gip di Palermo Fabrizio Anfuso respinge la richiesta nei confronti di Zamparini e di altri due degli otto indagati nell’inchiesta avviata un anno fa. L'indagine ruota attorno alla cessione per 40 milioni della Merchandising Palermo, nata per la commercializzazione dei prodotti a marchio "Palermo Calcio", a una società con sede in Lussemburgo, la Alyssa, che sarebbe comunque sempre riconducibile a Zamparini. Secondo la Procura il valore del marchio sarebbe stato nettamente inferiore e la sopravvalutazione avrebbe consentito di creare una sorta di riserva monetaria poi reimpiegata per ripianare il bilancio in rosso di 27 milioni di euro della Us Città di Palermo. Secondo i pm, peraltro, l'operazione di cessione sarebbe stata fittizia visto che la Alyssa di fatto era della famiglia Zamparini. Contestualmente all'indagine penale, che comunque va avanti e a breve dovrebbe portare alla richiesta di rinvio a giudizio, la Procura ha chiesto il fallimento della società Us Città di Palermo. L'istanza è stata respinta dal giudice fallimentare.