PALERMO. Lo straordinario obbligatorio scompare dal contratto collettivo della Sanità. Il Nursind mostra così di avere ragione nella lotta contro alcune parti del contratto ritenute inaccettabili. In sostanza se prima con l’ipotesi contrattuale firmata l’azienda poteva obbligare a fare lo straordinario anche contro il proprio volere, adesso il dipendente non è più obbligato a rimanere in servizio oltre il dovuto.
”Finalmente – dice Francesco Frittitta, coordinatore regionale del Nursind - ci si rende conto che alcuni articoli dell’ipotesi di contratto firmato il 23 febbraio scorso sono degli abomini contro il personale infermieristico e turnista in genere. Nursind si è rifiutata di firmare questo contratto che ha ritenuto peggiorativo per tutta la classe infermieristica e sanitaria del comparto sanità. Mentre per altri era il miglior contratto che si potesse firmare. Rimaniamo convinti delle nostre affermazioni e del fatto che i tre giorni di sciopero proclamato dal Nursind a livello nazionale abbiano avuto i loro risultati”.
È stata l’Aran a comunicare la decisione. Il testo passa quindi a una nuova versione, quella in cui viene meno l’obbligo della prestazione di lavoro straordinario. Nel documento della pre-intesa del Ccnl comparto sanità 2016-2018 scompare la frase "il lavoratore, salvo giustificati motivi di impedimento per esigenze personali e familiari, è tenuto ad effettuare il lavoro straordinario" . Secondo l’Aran nel testo erano presenti “elementi erronei, incongruenti e potenzialmente ambigui che si ritiene necessario correggere in vista dell’imminente invio alla Corte dei conti”. Una battaglia vinta grazie anche alla tenacia del Nursind.
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