PALERMO. “Siamo molto soddisfatti, è stato assolto con la formula appropriata. Però questo non cancella le sofferenze maturate per Mancino in sette-otto anni di indagini e processo”. Lo ha detto l’avvocato Massimo Krogh che difende l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino.
“Mancino sarà felice ma questo non cancella le sue sofferenze - ha spiegato. Mancino ha sofferto da innocente. Io penso comunque che questo processo non si doveva fare”.
Di tutt’altro umore l’avvocato Giuseppe Di Peri che ha difeso l’ex senatore Marcello Dell’Utri. “Intanto dobbiamo capire noi questa sentenza che è inaspettata e in controtendenza con le assoluzioni di Mannino e Mori - ha spiegato -. C’è un periodo per il quale Dell’Utri è stato assolto che sarebbe quello precedente al governo Berlusconi, mentre per l’altro periodo ha riportato una condanna estremamente pesante di 12 anni- ha proseguito -. E’ stato accolta la richiesta della procura. Ovviamente è una sentenza che impugneremo”.
Ancora più amareggiato l’avvocato Basilio Milio che difendeva l’ex generale dei carabinieri Mario Mori.
“Aspettiamo di leggere le motivazioni - ha detto - però è chiaro che 12 anni di condanna la dicono lunga sulla decisione della corte. C’è però in me un barlume di contentezza, in un mare di sconforto. Sono contento perché so che la verità è dalla nostra parte. E’ un giorno di speranza. Possiamo sperare in appello ci sarà un giudizio, perché questo è stato un pregiudizio”.
“Questo processo è stato caratterizzato dalla mancata ammissione di tante prove da noi presentate - ha proseguito -. La prova del nove? Non sono stati ammessi oltre 200 documenti alla difesa e venti testimoni, tra i quali c’erano magistrati tra cui la dottoressa Boccassini, il dottor Di Pietro, il dottor Ayala. E’ stata una sentenza dura - ha concluso - che non sta né in cielo né in terra perché questi fatti sono stati smentiti da quattro sentenze definitive”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia