PALERMO. Tra i clienti ci sarebbero anche delle persone con delle particolari “vicissitudini giudiziarie”. E così per la “Taverna Azzurra” scatta una sospensione di dieci giorni, tra le polemiche e la rivolta della gente della notte. Porte chiuse dunque per il locale nel cuore della Vucciria fino al 19 marzo. Questo al termine di settimane di controlli da parte della questura, con gli uomini del commissariato “Oreto” che sono andati a più riprese nel locale, chiedendo i documenti a chi si trovava all’interno. Da questi controlli, è venuto fuori che c’erano persone insomma che avevano avuto dei trascorsi con la legge. Un avvertimento, in poche parole, ai clienti: con questa operazione e con questa sospensione, la questura sottolinea che tra chi frequenta il locale ci sono anche dei pregiudicati e che la polizia è intervenuta per questo.
Pietro Sutera, uno dei proprietari della “Taverna Azzurra”; su Facebook ha scritto come “durante innumerevoli controlli effettuati nel nostro locale dalle forze dall’ordine, sono stati visionati i documenti di centinaia dei nostri avventori, scoprendo che rispecchiano la società civile di Palermo: n mezzo a migliaia di professionisti, studenti, cuochi, manager, disoccupati, magistrati, fattorini ecc. Ci sono anche alcuni"soggetti con “vicissitudini giudiziarie". Per questo motivo é stato emesso un decreto di sequestro nei confronti della nostra attività. Increduli,ma certi di una gestione oculata, educata, rispettosa e trasparente - continua Sutera - la Taverna Azzurra, la Beer solidarietà e tutto il suo staff (sbalordito ma sempre sorridente e con il morale alto) va in ferie per 10 giorni. Ci vediamo lunedi 19 Marzo”.
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