PALERMO. E’ stato un passante a segnalare ai carabinieri le violenze subite da una bambina di nove anni costretta a prostituirsi per pochi spiccioli dai genitori in un comune della provincia di Palermo. L’uomo, che aveva visto la stessa scena anche qualche giorno prima, il primo agosto scorso è andato dai militari per denunciare quanto aveva visto. I carabinieri – andando nella contrada segnalata dal passante - hanno poi trovato uno degli indagati vicino alla sua auto, poco distanti la bimba e i genitori. La bimba, appena avvicinata da uno dei militari, ha raccontato quanto successo poco prima: l’uomo l’aveva tirata per il braccio, poi avrebbe iniziato a palpeggiarla e baciarla, poco dopo si sarebbe abbassato i pantaloni chiedendole un rapporto orale. Sentito questo racconto, i militari hanno portato tutti in caserma. Contrastanti le versioni dei genitori che hanno comunque negato di essere a conoscenza di violenze subite dalla figlia. Dalla testimonianza della bambina, invece è emerso che anche la madre si prostituiva con le stesse due persone indagate mentre il padre – essendo a conoscenza dei fatti – si limitava a dire che erano “vastase” ma quando prendeva i soldi diceva che “erano state brave”.