PALERMO. È su un finanziamento di 180 mila euro, di cui non si conosce ancora la provenienza, che si stanno concentrando le indagini dei carabinieri sulla scomparsa di Giovanni Guzzardo e Santo Alario, rispettivamente titolare e impiegato del bar Avana di Capaci.
Come si legge in un articolo di Leopoldo Gargano sul Giornale di Sicilia di oggi, i 180 mila euro, arrivati a Guzzardo tramite una finanziaria, sarebbero serviti per la ristrutturazione del locale. Secondo gli inquirenti però si tratta di una somma eccessiva rispetto alle dimensioni e al valore del bar. Dunque una parte potrebbe essere stata impiegata e un'altra forse sparita. È su questo giro di denaro che i carabinieri stanno cercando la chiave del rebus.
I dettagli in un ampio servizio sul Giornale di Sicilia di oggi.
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