PALERMO. Quattro paginette scritte dal Dipartimento Energia della Regione siciliana, per dire al destinatario, l’Amap, che gestisce l’erogazione dell’acqua a Palermo, che il prelievo dai serbatoi va ridotto del 50%. Una diffida che porta la data di ieri e che prelude al razionamento dell’acqua nel capoluogo siciliano, nonostante il piovoso febbraio.
Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri aveva proclamato lo stato di calamità e nominato il governatore Nello Musumeci commissario straordinario per l’emergenza idrica. Il massimo prelievo consentito è di 900 litri al secondo, un taglio di 870 litri al secondo.
Il sindaco Leoluca Orlando afferma in una nota che «il provvedimento non è sostenibile per Palermo» e spiega di averlo detto oggi a Musumeci. «Continuiamo a pensare - aggiunge - che qualsiasi provvedimento debba e possa essere adottato dal commissario straordinario quando avrà il quadro completo della situazione».
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