PALERMO. Bambini nei corridoi in barella, un solo bagno, nessuna coperta. È quanto sta accadendo in questi giorni al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Di Cristina a Palermo. Il nuovo picco di influenza gastrointestinale ha rischiato di mandare in tilt l’intera struttura ospedaliera.
La mamma di un bimbo di 5 anni si è recata la scorsa settimana al pronto soccorso col figlio. Il piccolo è stato sistemato in barella con una flebo, con lui altri dieci giovanissimi pazienti. “La luce in corridoio non può essere spenta, perciò abbiamo coperto con i cappotti nostro figlio per tentare di farlo dormire. I bambini avevano tutti febbre, diarrea e vomito e potevamo accedere solo ad un bagno che era ridotto in condizioni precarie”, denuncia la mamma.
“Ci hanno detto che non c’erano posti letto disponibili nel reparto di Gastroenterologia e hanno sistemato nostro figlio in una stanzetta attigua al pronto soccorso dove il bambino è stato ricoverato per tre giorni prima di essere dimesso – conclude la mamma -. Il personale medico ed infermieristico ha lavorato al massimo per dare assistenza e cure ai bambini. Il problema è sicuramente strutturale”.
La risposta arriva dal responsabile del reparto di Clinica Pediatrica, Giovanni Corsello, che spiega: "Nei periodi in cui si registrano alti picchi influenzali è inevitabile che si crei una congestione nei pronto soccorso. Nei reparti c’è un numero limitato di posti letto".
"Noi medici siamo vicini alle famiglie e ci sforziamo di ottimizzare al meglio gli spazi – continua Corsello –. In generale c’è un numero di posti letto per pazienti pediatrici tra l’ospedale Di Cristina, il Cervello e il Buccheri La Ferla, una disponibilità bassa rispetto al numero di abitanti del comprensorio palermitano. Nei prossimi sei mesi si ristrutturerà una stanza dove verranno aggiunti altri dieci posti di osservazione breve. Questo permetterà di affrontare meglio la prossima epidemia influenzale”.
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