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Palermo a secco: per i turni si attende solo l'ok da Roma e l'Amap batte cassa
Iacp "moroso", scioperano i dipendenti

PALERMO.  Il piano di turnazione dell'acqua in una Palermo a secco è pronto ma per avviarlo si attende da Roma la proclamazione ufficiale dello stato di emergenza.
Superato questo passaggio si dovrebbe partire con i turni.

Secondo il piano - come rivelato in un articolo del Giornale di Sicilia - l’acqua sarà erogata ogni tre giorni e da lunedì dovrebbe iniziare una fase di test, nella zona sud-est della città, dal centro storico e Brancaccio.

Intanto, nel quadro di una crisi idrica che incombe, l’Amap ha bisogno di risorse per gestire l'emergenza acqua. La società ha così iniziato a battere cassa, cercando di recuperare i crediti avanzati da privati, condomini ed enti pubblici "morosi": un totale di circa 40 milioni di euro. Proprio tra questi ultimi si avanza il credito più cospicuo. Come si legge sul Giornale di Sicilia, tra i maggiori debitori ci sono l’Istituto autonomo case popolari  e l’Ente di sviluppo agricolo. Proprio qualche giorno fa la partecipata che gestisce il servizio idrico in città e buona parte della provincia, ha ottenuto dal giudice l’ennesimo pignoramento presso terzi per tentare di recuperare circa 16 milioni di euro, che è solo una parte dell’enorme debito dello Iacp. Sul conto dell'ente però - si legge ancora sul quotidiano - sono stati trovati poco meno di 20 mila euro.

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