PALERMO. Chiese una mazzetta da 100 mila euro al pasticcere Santi Palazzolo, per questo la corte d'appello l'aveva condannato a 4 anni e 8 mesi. Ma non era estorsione aggravata, secondo la Corte di Cassazione. Bensì, estorsione semplice: Roberto Helg, il vice presidente della Gesap, non è stato ritenuto "incaricato di pubblico servizio".
Dopo il rinvio della Suprema Corte ad altra sezione d’appello, oggi Helg è stato condannato dalla corte d’appello di Palermo a tre anni e otto mesi. La Cassazione e oggi la corte d’appello hanno accolto le ragioni del legale dall'ex presidente della Camera di Commercio, l'avvocato Giovanni Di Benedetto.
Helg venne arrestato in flagranza nel 2014 mentre intascava una tangente chiesta all'imprenditore Santi Palazzolo per rinnovargli la concessione, senza aumenti di canone, di uno spazio commerciale all'aeroporto di Punta Raisi in cui Palazzo gestiva una pasticceria.
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