PALERMO. "Voglio innanzitutto ringraziare l’autorità giudiziaria per l’impegno e lo sforzo quotidianamente profusi in un territorio caratterizzato dall’endemico fenomeno mafioso. Un grazie anche ai “miei” carabinieri che giornalmente operano al servizio dei cittadini per l’affermazione della legalità". A dichiararlo è il colonnello Antonino Di Stasio, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo in merito all'operazione dei carabinieri che ha portato al fermo di 5 persone accusate di mafia ed estorsione. Tra queste, anche Giuseppe Biondino, figlio di Salvatore autista fedelissimo del boss Totò Riina, ritenuto da un nuovo collaboratore di giustizia - Sergio Macaluso - il capo del clan mafioso di San Lorenzo. "Nel corso degli anni cosa nostra - aggiunge Di Stasio -, pur avendo mutato pelle e diversificato i propri affari, continua ad essere viva e impegnata - anche attraverso il "pizzo" - nella ricerca quotidiana e ossessiva di denaro. Per questo, a tutti i cittadini, ai commercianti e agli imprenditori di questa stupenda terra esprimo la mia gratitudine per essersi - ancora una volta - affidati allo Stato, continuando a denunciare gli estortori".