PALERMO. “Il funzionario Fabio Damiani e l’assessore alla Salute Lucia Borsellino sono venuti da me a parlarmi di pressioni ricevute dal manager dell’Asp Salvatore Cirignotta prima per avere informazioni su una gara d’appalto e poi per ‘suggerire’ una ditta per una fornitura agli ospedali di pannoloni e altro materiale sanitario per oltre 40 milioni di euro. Io poi andai a denunciare i fatti alla Procura”. Così l’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha raccontato quanto successe a fine gennaio del 2013 nel processo a Salvatore Cirignotta, ex manager dell’Asp, accusato di tentativo di turbativa d'asta. Contro Cirignotta ci sono le testimonianze di due componenti della commissione che doveva aggiudicare l'appalto. La fornitura sarebbe dovuta andare alla Santex. Ma Cirignotta avrebbe fatto pressioni per cambiare la delibera. “Damiani - ha proseguito Crocetta - mi parlò di pressioni nel tempo. Non solo di un incontro con Cirignotta ma la cosa sarebbe avvenuta in diverse circostanze. Damiani si sentì leso nella propria autonomia e me ne parlò. Mi dissero che si voleva bloccare l’appalto e favorire un’altra impresa. Io andai a fare la denuncia”. Sul banco dei testimoni anche Lucia Borsellino, ex assessore alla Sanità nel 2013 quando scoppiò il caso e Cirignotta venne arrestato. "Il presidente del collegio di gara per l'aggiudicazione dell'appalto, Fabio Damiani, mi venne a raccontare cosa stava accadendo. Era insieme a Antonio Candela, allora direttore amministrativo all'Asp. Rimasi scioccata. Candela fu il primo a sentire Damiani", ha detto Borsellino.