PALERMO. I frequentatori della zona agli scippi hanno quasi fatto il callo, ma finora non era mai venuto fuori che un gruppo di ragazzini, di età apparente tra 8 e 12 anni, potesse spingersi ad aggredire e palpeggiare una studentessa universitaria che si stava dirigendo al capolinea dell’autobus dopo aver superato il cancello dell’ateneo di Palermo. Eppure è accaduto, e non sarebbe la prima volta, secondo la giovane, che ha riferito ai poliziotti d’aver saputo da sue colleghe di essere incorse in simili situazioni nello stesso luogo, in via Ernesto Basile, la strada che corre parallela a viale delle Scienze, sul quale si affacciano gli edifici della cittadella universitaria. Dopo le 17, quando stava facendo buio, la ragazza si è vista circondata dalla baby gang, un gruppo di ragazzini, forse otto o poco meno. Sulle prime non ha creduto che facessero sul serio, ma quando l’hanno aggredita e palpeggiata, insultandola con espressioni da criminali incalliti, si è messa a urlare; ma nessuno le è andato in soccorso, anche perché l’area solitamente non è affollata. Saranno stati gli strepiti della giovane a preoccupare il gruppo di scalmanati, fatto sta che la ragazza ha trovato un varco ed è scappata, raggiungendo l’edificio 19 dell’università dove ha chiesto aiuto ad alcuni studenti, che hanno subito chiamato la polizia. Via Basile, uno stradone a quattro corsie che conduce verso la tangenziale sud della città, ha luci da svincoli autostradali, con lampioni alti il cui fascio luminoso è interrotto da alberi frondosi che rendono bui lunghi tratti di marciapiede. Nella zona sono tutt'altro che infrequenti scippi e rapine, soprattutto al calar del sole, tanto che gli studenti, dopo una certa ora, preferiscono incamminarsi in gruppo per evitare cattivi incontri.