PALERMO. Edj Tamajo, il neodeputato regionale indagato per voto di scambio, si è avvalso della facoltà di non rispondere ai pm che lo avevano convocato per interrogarlo. Tamajo ha preferito seguire il consiglio dei suoi avvocati, Nino Caleca e Giovanni Castronovo.
Il politico di Sicilia Futura avrebbe voluto rispondere perché si ritiene estraneo alle contestazioni, ma in questo momento i legali hanno preferito il silenzio nell’attesa di conoscere i dettagli dell’inchiesta.
Nell’ultima campagna elettorale per le Regionali siciliane sarebbero bastati 25 euro per comprare un voto, secondo la Procura che venerdì scorso ha notificato un avviso di garanzia a uno dei recordman del nuovo Parlamento isolano, Edmondo Edy Tamajo, appena eletto con quasi 14 mila preferenze nelle fila di Sicilia Futura, che ufficialmente sosteneva il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari.
Tamajo è stato il più votato a Palermo, il terzo in Sicilia. Adesso, è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, i magistrati hanno mandato la Guardia di finanza a perquisire il suo comitato elettorale.
I legali hanno presentato al Tribunale del Riesame istanza di dissequestro del materiale prelevato dalla Guardia di Finanza.
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