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Mafia ed estorsioni, sequestrati di beni da 150 mila euro a imprenditore

Giuseppe Michelangelo DI FATTA

PALERMO. La polizia ha sequestrato beni per 150 mila euro a Giuseppe Di Fatta, 47 anni accusato di associazione mafiosa ed estorsione. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo.

I sigilli sono scattati ad un'impresa del settore del commercio di intimo e corredi, un'autovettura e una moto. Per Di Fatta è stata richiesta anche l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, era stato arrestato nel 1989 per favoreggiamento personale nei confronti di rapinatori che hanno messo a segno un colpo ad un gioielliere a Ciminna e condannato nel 1997 per il reato di ricettazione e abusiva riproduzione di opere cinematografiche.

Lo scorso 20 luglio Di Fatta era stato arrestato in un' operazione della squadra mobile di Palermo con l'accusa di associazione mafiosa ed estorsione.

Secondo le indagini patrimoniali condotte dai poliziotti su Di Fatta e sul proprio nucleo familiare i redditi dichiarati sono di modesta entità tanto da non giustificare gli acquisti di veicoli e l'avviamento dell'impresa da parte della moglie.

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