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Rapina violenta a un "compro oro" a Ferrara, coinvolti anche due palermitani

FERRARA. I Carabinieri della Compagnia di Ferrara hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone accusate per la rapina commessa il 28 gennaio in un 'compro oro' della città, l’Aurum di corso Porta Mare: la banda aveva malmenato e immobilizzato il titolare e rubato soldi e metalli preziosi per 50mila euro. Altri due sono stati denunciati a piede libero.

Il gruppo era composto da quattro nomadi di etnia rom residenti a Jolanda di Savoia - padre, due figli e il cognato del primo, poi da un ferrarese e da due fratelli palermitani, tutti pregiudicati. I due fratelli rom entrarono a volto scoperto nel negozio con la scusa di mostrare un quadro al titolare, appassionato d’arte. Poi lo bloccarono ai polsi e alle caviglie con nastro adesivo, scassinarono la cassaforte, portando via anche contanti e telefono del proprietario. La figlia lo trovò solo tre ore più tardi: soccorso e portato in ospedale, l’uomo, 73enne, ebbe una prognosi di oltre 40 giorni.

Secondo le indagini la ricettazione sarebbe stata seguita dallo zio e dal padre che diedero la merce, per la vendita, ad uno dei due palermitani, che si sarebbe avvalso del fratello e del complice ferrarese. I reati contestati a vario titolo sono rapina pluriaggravata in concorso, lesioni personali aggravate, sequestro di persona e ricettazione; il carcere è stato disposto per i due fratelli, il padre e uno dei due siciliani.

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