PALERMO. Si è svolto nella moschea di Palermo l’incontro tra l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Baldo Gucciardi, il direttore del Dasoe (Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico) Salvatore Giglione e l’imam Abderrahmane Boulaalam, nel quale sono state illustrate ai fedeli presenti le campagne di prevenzione attiva e di vaccinazione. In Sicilia sono circa 100 mila i musulmani presenti, di cui 30 mila solo a Palermo. Di questi 30 mila presenti nel capoluogo, il 50% sono donne e minori. Per quanto riguarda le vaccinazioni sono stati indicati gli obblighi normativi riguardanti l’ultimo provvedimento del ministero della Salute sull’obbligo di profilassi dei minori. Alle famiglie musulmane sono stati indicati, inoltre, luoghi, orari dei centri vaccinali e le modalità di prenotazione delle vaccinazioni. Verrà anche segnalata la presenza dell’ambulatorio per la promozione della salute degli immigrati dell’Asp 6 di Palermo. Questa procedura sarà poi replicata anche in tutte le altre province dell’Isola. Da un recente monitoraggio sul territorio siciliano da parte dell’assessorato alla Salute non sono emerse criticità particolari sull’ingresso dei bambini stranieri nelle scuole. Questo grazie al decreto assessoriale del 2014 che sancisce l’iscrizione obbligatoria al Sistema sanitario regionale per i minori stranieri presenti sul territorio “a prescindere dal possesso del permesso di soggiorno” e che ha visto un grande lavoro di informazione dei pediatri di libera scelta. Inoltre, per i bambini stranieri che nascono in Sicilia viene illustrato alle famiglie il percorso di vaccinazione obbligatoria all’interno delle aziende ospedaliere. “Si è reso necessario questo confronto con la comunità islamica – afferma l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi - al fine di intercettare quel target di popolazione e informalo sull’importanza della prevenzione. Infatti, oltre alla campagna vaccinale, si è parlato anche di screening antitumorali che coinvolgono la popolazione siciliana residente, ma che difficilmente riescono a raggiungere i cittadini stranieri. Per questa ragione verranno preparate delle guide tradotte in sette lingue e distribuite anche all’interno delle moschee siciliane”. L’iniziativa rientra nel tavolo permanente istituito dall’assessorato alla Salute con le comunità islamiche sulle tematiche sanitarie, coordinato dal dottor Francesco Bongiorno, responsabile per le politiche dell’immigrazione sanitarie. L’imam della moschea di Palermo Abderrahmane Boulaalam ringrazia l’assessorato per aver avviato un dialogo costruttivo con la comunità: “Prima si parlava solo di musulmani, mentre adesso si parla coi musulmani. Questo tavolo è un esempio concreto di quello che deve essere il confronto che passa attraverso azioni concrete”.