Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Da oratorio cattolico al culto ebraico: siglato l’accordo per la nuova Sinagoga a Palermo

PALERMO. Cinquecento anni dopo il decreto di espulsione dalla Sicilia, la comunità ebraica tornerà ad avere un luogo di culto e di studio nel cuore di Palermo. In una piccola chiesa da tempo inutilizzata per le celebrazioni liturgiche sorgerà una sinagoga, nella zona dove un tempo si trovavano gli antichi quartieri ebraici della Guzzetta e della Meschita.

L’arcivescovo Corrado Lorefice, ha individuato nell’oratorio di Santa Maria del Sabato in via Meschita, il luogo delle celebrazioni ebraiche. Un gesto di riconciliazione con la comunità ebraica esattamente 534 anni dopo la cacciata degli ebrei imposta dai cattolicissimi sovrani spagnoli Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia, che imposero agli ebrei di lasciare la Sicilia nel 1492.

«È stato un gesto voluto fortemente dall’arcivescovo Lorefice - spiega il direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, don Pietro Magro –. La comunità ebraica ha ricevuto in comodato d'uso l'utilizzo della chiesa e ora la firma sul protocollo d'intesa sancisce l'accordo tra la Diocesi di Palermo e la comunità ebraica. La concessione si inserisce nel cammino di dialogo e amicizia che in città ha visto una grande sintonia tra la comunità cattolica e le altre comunità religiose. Questo significa che gli ebrei siciliani torneranno ad avere un luogo di culto nella nostra città dopo più di cinque secoli».

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia