Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Acqua alle navi da crociera: Mondello, Arenella e Vergine Maria restano a secco. Scoppia la polemica

PALERMO. Le navi da crociera, con migliaia di passeggeri vanno e vengono dal porto di Palermo e l'acqua erogata ai giganti del mare per le proprie necessità fa rimanere a secco centinaia di immobili. "Si informano i signori cittadini di Palermo, che i disservizi idrici che si sono manifestati in questi giorni, sono dovuti al prelievo di acqua da parte delle navi da crociera in transito a Palermo. Amap S.p.A. sta provvedendo a regolare il prelievo presso l'ente Porto in modo da ripristinare il regolare funzionamento del servizio idrico di Palermo" scrive l'azienda dell'acqua palermitana sul proprio sito. A questo si aggiunge che in altri quartieri è stata interrotta l'erogazione idrica ''a causa di urgenti e improrogabili interventi di manutenzione alla rete, nei circuiti di Partanna Mondello; Mondello Paese; Valdesi; Addaura; Vergine Maria ed Arenella'' zone ad alta concentrazione turistica. Sul caso interviene in modo duro il Movimento Cinque Stelle. "Il disservizio nell'erogazione dell'acqua pubblica, registrato a Palermo tra ieri e oggi, non è dovuto solo alla siccità o a danni alla rete o a operazione di ordinaria o straordinaria manutenzione, ma, come comunicato ieri sera dall'Amap, alla decisione presa dall'azienda municipalizzata, di vendere l'acqua a quelle navi da crociera che in altri porti non avevano potuto fare il rifornimento completo. Probabilmente perché altrove le amministrazioni hanno preferito dare priorità al servizio che devono garantire alla propria comunità. Cosa che a quanto pare non è stata fatta a Palermo". Lo dicono i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle. "Ma è possibile che il rifornimento idrico a due o tre navi da crociera possa mettere in crisi l'erogazione idrica ad interi quartieri e a decine di migliaia di cittadini? Sembra molto difficile, se non impossibile - aggiungono - Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Palermo chiede all'Amap di rispettare la comunità alla quale deve garantire il servizio di erogazione di acqua pubblica, risarcendola del danno provocato, attingendo a quanto ricavato dalla concessione di quell'acqua pubblica dalla cui privazione la comunità ha subito il danno".

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