CINISI. «Non intendo più concorrere a quella che appare una truffa ai danni dello Stato: a Cinisi, a mio avviso, la stragrande maggioranza dei minorenni ospitati è maggiorenne. I ragazzi quando arrivano sanno già cosa fare: dichiarano di non avere documenti e di essere minorenni. Molti danno la stessa data di nascita. Per questo da oggi blocco i soldi che lo Stato mi dà per pagare le rette da 45 euro a ogni minore». Lo dice il sindaco di Cinisi Gian Giacomo Palazzolo. «Per i 40 ragazzi migranti che ospito vedo transitare da 300 a 400 mila euro. Ci vogliono 15 mila euro al mese per ogni comunità che ospita minori che non sono minori". "Una volta sono venuti a fare il controllo al polso, per stabilire l’età dei ragazzi e la verifica ha confermato i miei sospetti - aggiunge il sindaco - Chiedo allo Stato di svegliarsi. Si devono utilizzare con criterio i soldi dei cittadini. Stiamo creando un business che tutti ormai abbiamo iniziato a comprendere. Non è un’azione contro i migranti, ma serve una gestione sana dei soldi».