BAGHERIA. La giustizia è lenta e (quasi sempre) inesorabile. Ma il tempo cambia tutto e quando arriva la condanna da scontare magari si è diventati un’altra persona. In tutti i sensi. Per stabilire se e come condannare e poi soprattutto per notificare un decreto penale per furto di energia elettrica ci sono voluti quattro anni, dal 28 agosto 2013 ai giorni scorsi.
E in un periodo tutt’altro che breve come questo, nella vita possono succedere tante cose: ad Angelo è capitato ad esempio di diventare Barbara. L’ufficiale giudiziario che è andato a notificare il provvedimento del giudice si è trovato così davanti a una scena che mai e poi mai si sarebbe aspettato: e dire che nella loro esperienza gli ufficiali giudiziari ne vedono di tutti i colori.
Il reprobo era stato condannato «inaudita altera parte» per furto di energia elettrica. «Il signor Angelo?». «Sono io», ha risposto la persona che aveva aperto la porta. «Non ci siamo capiti: io cerco il signor Angelo e lei è una signora». «Sì, ma sono io: ero un uomo, ora sono una donna».
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