PALERMO. Cinque persone risultano indagate per il crollo del viadotto Himera, avvenuto due anni fa, sull'autostrada Palermo-Catania. Si tratta di un dirigente della Regione Siciliana, due funzionari del Comune di Caltavuturo e due dipendenti dell’Anas.
Gli indagati sono Calogero Foti, dirigente generale del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, Calogero Lanza, ex sindaco del Comune di Caltavuturo (dove ricade il viadotto), Mariano Sireci, responsabile di Protezione civile del Comune di Caltavuturo, Salvatore Muscarella e Giuseppe Siragusa, entrambi dipendenti dell'Anas e preposti alla vigilanza del viadotto. Sono accusati di omissione di atti d’ufficio e attentato alla sicurezza dei trasporti.
A distanza di oltre due anni dal crollo, avvenuto il 10 aprile 2015, si sono concluse in questi giorni le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, guidata dal procuratore capo Alfredo Morvillo, e svolte dalla polizia giudiziaria del compartimento Polizia stradale di Palermo.
Il viadotto crollò per il cedimento di un pilone della carreggiata Palermo-Catania causato da una frana. Secondo la ricostruzione della procura, gli indagati, "pur essendo a conoscenza dell’evoluzione del corpo di frana che si era manifestata nel periodo tra marzo ed aprile del 2015, non avrebbero adottato i provvedimenti dovuti, ciascuno in relazione alle specifiche competenze".
Inoltre, sostiene sempre la procura, "per cause indipendenti fra loro e nelle rispettive qualità, con le proprie condotte omissive ponevano in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti".
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