PALERMO. I carabinieri di Palermo indagano su un'intimidazione subita dal Gup Nicola Aiello. Questa mattina il giudice ha trovato una croce disegnata con un pennarello nero sulla sua porta nel palazzo di giustizia.
Il gup questa mattina è impegnato nell'aula bunker dell'Ucciardone nel giudizio in abbreviato a 39 persone accusate - a vario titolo - di mafia ed estorsioni, tra i quali ci sono anche Domenico e Giuseppe Tantillo, ritenuti tra i capomafia di Borgo Vecchio. Durante il processo è stata chiesta la ricusazione del giudice (che aveva disposto proroghe di alcune intercettazioni) ma la corte di appello aveva respinto l'istanza.
Ancora prima gli imputati avevano revocato i mandati ai loro avvocati„ per far decorrere i termini di custodia cautelare e tornare liberi“
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