PALERMO. Tragedia in mare nella zona di Termini Imerese. Ieri intorno alle 20 è stato trovato il corpo di Nicola Ferrante, sub palermitano di 46 anni. L’uomo, un commerciante residente in via Rina Morelli, nella zona di via Paruta, è stato trovato dalla capitaneria di porto nel tratto di mare che si trova nella zona antistante Pietra Piatta, in località Ginestra.
Secondo un primo esame autoptico l’uomo sarebbe morto per arresto cardiocircolatorio in mare. Per trovare il corpo sono intervenuti gli uomini della capitaneria di porto, i carabinieri e i medici del 118.
Quella di ieri segue di qualche settimana la morte di Ivan Bova, di 37 anni, un altro sub che allafine di maggio ha perso la vita poco distante: nel tratto di mare fra Termini e Trabia. I sommozzatori dei vigili del fuoco recuperarono il cadavere a due miglia dalla costa di Trabia, a circa 200 metri dalla sua barchetta, a una profondità di 20 metri.
La salma fu riportata a terra con un’imbarcazione della capitaneria di porto di Termini Imerese arrivata in supporto.
Il 15 maggio il caso di un uomo di 60 anni, Giovanni Accardi, che morì in mare nelle acque di Petrosino. Il corpo recuperato da una motovedetta della capitaneria. Le ricerche erano scattate quando la figlia aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine raccontando che il padre non era ancora rientrato.
L'uomo era uscito ore prima con il suo cabinato per una battuta di pesca, il suo telefono squillava, ma Accardi non aveva mai risposto.
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