PALERMO. E' il simbolo di uno degli eventi più terribili della storia d'Italia. La "Quarto Savona 15”, ciò che resta della Croma blindata nella quale persero la vita, il 23 maggio del 1992, i ragazzi della scorta del Giudice Giovanni Falcone, è arrivata a Palermo per ricordare la strage. Un monito perenne per non dimenticare la tragedia, le vittime, chi ha sofferto per colpa della mafia.
L'auto è arrivata, intorno alle 12, alla caserma “Pietro Lungaro” ed è stata scortata dalla Polizia. In quel terribile 23 maggio, al suo interno c'erano Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, gli angeli di Falcone che dentro quella Croma persero la vita.
In occasione del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci, è stata, infatti, organizzata, dall’Associazione “Quarto Savona 15” in collaborazione con la Polizia di Stato, l’iniziativa “la Memoria in Marcia”, ossia il trasferimento dell’autovettura di servizio su cui viaggiava Antonio Montinaro, poliziotto e capo scorta del giudice Falcone, da Peschiera del Garda a Palermo, per rendere omaggio alla sua memoria e a quanti persero la vita nella strage di Capaci.
Un viaggio partito lo scorso 1 maggio da Peschiera del Garda seguendo un lungo percorso itinerante e varie tappe intermedie, a Sarzana, Pistoia, Riccione, Monte San Giusto (Macerata), Napoli, Vibo Valentia e Locri, fino a Palermo, ultima e simbolica tappa, in occasione della ricorrenza dell’attentato.
All’evento era presente Tina Montinaro, moglie del poliziotto e presidente dell’Associazione “Quarto Savona Quindici”. La teca rimarrà esposta fino al 23 maggio, quando sarà trasportata al “Giardino della Memoria” di Capaci.
Caricamento commenti
Commenta la notizia