Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Migranti, nuovo sbarco a Palermo:
a bordo 616 persone, pure donne incinte

PALERMO. È arrivata al porto di Palermo la nave militare "ECO", con a bordo 616 migranti salvati nel canale di Sicilia. Le persone sono state accolte dalla task force coordinata dalla prefettura che vede impegnati i medici e infermieri dell'Asp di Palermo, i volontari della Croce Rossa e della Caritas, i sanitari del 118 e le forze dell'ordine. A bordo anche alcune donne incinte. Intanto nella serata di ieri è stato effettuato un salvataggio di 140 migranti su un motopeschereccio, salvataggio coordinato dalla centrale della Guardia Costiera. Hanno operato la motovedetta Cp 325 di Pozzallo e la nave maltese P 62 che opera sotto Frontex. I 140 sbarcheranno al porto di Augusta. E sempre ieri, nel giorno della notizia di una nuova drammatica traversata del Mediterraneo con un terribile bilancio: 200 morti in due giorni, da una nave della Ong spagnola Open Arms  è arrivata la storia di una mamma, morta di parto su una spiaggia libica mentre attendeva di imbarcarsi su un gommone. Il neonato è stato preso con sé dal padre, sbarcato poi a Lampedusa. C'erano anche loro sulla nave spagnola, rimasta una notte in rada in attesa di trasferire 300 persone su un'altra imbarcazione, vista l'impossibilità di ospitare tutti i migranti nel centro dell'isola. Quando i 200 hanno messo piede sul molo Favaloro, tra loro c'è chi ha raccontato quanto era accaduto prima della partenza dalla Libia. Ma il neonato e il papà non hanno fatto tappa a Lampedusa: sono stati trasbordati sulla nave "Prudence" di Msf, che probabilmente ha fatto rotta su Crotone, mentre si sentiva ancora l'eco degli 80 morti nel naufragio di due giorni fa davanti alle coste libiche. Qualcuno ha cercato bimbo e papà al poliambulatorio di Lampedusa, dove non sono mai giunti: "Ho sentito questo terribile racconto - dice Pietro Bartolo, il medico che interpreta se stesso nel film Fuocoammare di Gianfranco Rosi - ma oggi mi sono occupato di un altro bimbo, di appena un mese, che abbiamo trasferito in elisoccorso all'ospedale di Agrigento a causa di una grave crisi respiratoria. In questo sbarco c'erano 15 bambini, molte donne e molti siriani, che hanno ripreso la via di Lampedusa dopo lo scellerato accordo che l'Europa ha fatto con la Turchia. I siriani non si vedevano da tempo e il fatto che siano riapparsi è un segnale che deve far meditare la politica".

leggi l'articolo completo