PALERMO. «Esprimiamo cordoglio ai genitori e ai familiari per la scomparsa della piccola Alessia Cintura morta a soli 13 anni, annegata domenica pomeriggio a Campofelice di Roccella, ma non possiamo accettare le informazioni superficiali in merito ai divieti imposti dal Tribunale per i Minorenni, tanto da ledere l’immagine professionale degli assistenti sociali che operano nell’ambito dei procedimenti di tutela dei minori», lo dicono Giovanni Paternostro e Antonio Callea sindacalisti del sindacato Csa.
«La valutazione del Servizio Sociale, - aggiungono i sindacalisti - secondo quanto stabilito dalla Legge e nella prassi operativa, rappresenta solo una piccola parte di una complessa dinamica valutativa sulla famiglia che frequentemente coinvolge l’intera rete dei servizi del territorio incaricati della presa in carico, e che culmina sempre in un Provvedimento di Tutela emesso dal Tribunale per i Minorenni territorialmente competente. Quest’ultimo, oltre ad essere titolare per Legge del processo decisorio, esercita anche un ampia attività di approfondimento e verifica della situazione familiare, avvalendosi a supporto anche di professionisti propri».
Il sindacato del Csa condanna tali semplificazioni e inesattezze che «discreditano il lavoro di tanti professionisti e che li espongono gravemente a rischio per la loro l’incolumità».
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