PALERMO. Serviranno gli esami istologici per capire cosa è realmente successo a Mauro Amendolia, il pilota messinese, morto venerdì scorso nella terza prova speciale della prima tappa del rally Targa Florio. Il medico legale del Policlinico di Palermo Antonietta Argo, che oggi ha fatto l’autopsia, ha chiesto sessanta giorni per eseguire i nuovi rilievi sul tessuto del cuore e di altri organi. Secondo i primi riscontri, Mauro Amendolia ha subito un devastante trauma cranico nell'impatto della Mini Cooper contro il terrapieno a bordo strada. Un impatto talmente violento che il casco non è bastato a contenere l'urto contro una parte dell'abitacolo. L’incidente è avvenuto su un rettilineo a Isnello lungo la provinciale 54. Nell’impatto ha perso la vita anche il commissario di percorso Giuseppe Laganà ed è rimasta gravemente ferita la figlia di Amendolia, Gemma. Adesso i medici vogliono accertare le condizioni fisiche del pilota negli istanti precedenti all'incidente. Per questo sono stati prelevati alcuni campioni di tessuto del cuore e di altri organi che verranno analizzati in laboratorio alla ricerca di riscontri su un eventuale malore del pilota poco prima dell'uscita di strada. Le condizioni fisiche del pilota negli attimi prima dello schianto potrebbero chiarire il motivo dell'uscita di strada. Intanto restano gravi ma stazionarie le condizioni di Gemma Amendolia, ricoverata nel reparto di rianimazione 2 dell'ospedale Civico.