PALERMO. Perito assicurativo e consulente di infortunistica stradale Mauro Amendolia, escavatorista Giuseppe Laganà: ecco chi sono le vittime dell'incidente nel corso della Targa Florio.
Mauro Amendolia e la figlia Gemma erano iscritti col numero 29 alla Targa Florio nelle prove valide per il campionato italiano di rally assoluto conduttori. Correvano con una Bmw mini cooper Jcw per la scuderia Messina racing team.
La famiglia Amendolia, Mauro con le figlie Valentina e Gemma, è appassionata di corse automobilistiche di rally ed entrambe le giovani gareggiavano come piloti. L’annos corso l’equipaggio composto da Gemma e Valentina, su Mini Jcw aveva partecipato al 13simo Rally del Tirreno. Il Messina racing team partecipa ai vari appuntamenti del campionato italiano rally.
Mauro Amendolia, 52 anni, era un perito assicurativo e consulente di infortunistica stradale, e aveva un ufficio in via Giuseppe Natoli a Messina. Da sempre era appassionato di corse automobilistiche, passione che ha trasmesso alle figlie, Gemma, 26 anni, e Valentina. Le due ragazze avevano fatto coppia in diverse gare. Gemma si era laureata lo scorso marzo in Architettura all’università di Reggio Calabria e durante l’estate lavorava in un lido balneare per mettere da parte un po' di soldi.
Giuseppe Laganà, 56 anni, commissario di percorso della Targa Florio, travolto e ucciso durante la gara di oggi, faceva l’escavatorista a Catania ed è originario di Lentini, in provincia di Siracusa. Molto religioso, padre di due figli, nella pagina FB aveva postato una sua foto durante la Targa Florio dell’anno scorso col campione Jacky Ickx. Era anche un appassionato di motociclismo e fan di Valentino Rossi. Molti i commenti degli amici che hanno appreso della sua morte. «Rimani nei nostri cuori - si legge - Non posso credere al destino che hai avuto».
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