Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Lavori all'aeroporto, inchiesta su Gesap
Gare truccate, 4 misure cautelari
Coinvolto anche l'ex direttore generale

PALERMO. L'accusa è di aver pilotato le gare, di truffa ai danni dello Stato, corruzione. All’interno della Gesap, società concessionaria dello scalo aeroportuale palermitano Punta Raisi organismo di diritto pubblico, è stata scoperta della polizia una presunta associazione a delinquere. Gli agenti della squadra mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare a carico di quattro persone. I coinvolti sono Carmelo Scelta, ex direttore generale della Gesap spa, Giuseppe Liistro, ex responsabile area manutenzione società concessionaria dello scalo e che attualmente ricopre lo stesso incarico presso la società Adr che gestisce gli aeroporti della capitale Fiumicino e Ciampino, Giuseppe Giambanco, professore ordinario della Facoltà di Ingegneria dell’università degli Studi di Palermo, e Stefano Flammini, amministratore unico di F.G. Tecnopolo con sede a Roma. I primi due, sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, gli altri rispettivamente al divieto di dimora nel comune di Palermo e al divieto di esercitare qualsiasi ufficio direttivo presso società di capitali per un anno. Nell’ambito di contratti pubblici affidati alla Gesap l’associazione a delinquere avrebbe garantito ad una ristretta cerchia di imprenditori l’attribuzione diretta e fiduciaria di incarichi di progettazione relativi alle opere di ammodernamento o adeguamento dello scalo aeroportuale, senza pertanto il rispetto delle procedure di evidenza pubblica dettate dalla legge. I reati contestati sono l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità indeterminata di reati in materia di truffa aggravata, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione nell’ambito dei contratti pubblici affidati da Gesap s.p.a. A capo del gruppo Scelta e Liistro e come promotore Flammini. Scelta all’epoca dei fatti era dg della Gesap e avrebbe coordinato l’intero meccanismo illecito di distribuzione degli incarichi insieme a Liistro che, nelle qualità di responsabile dell’area manutenzione, lo avrebbe coadiuvato, fungendo da intermediario tra lo stesso e gli imprenditori cui venivano abusivamente conferite le consulenze. Il provvedimento cautelare prevede anche il sequestro preventivo delle somme di denaro ritenute pari al profitto dei reati commessi, che ammontano a circa 4 milioni di euro. Sono in corso i sequestri preventivi e numerose perquisizioni a carico degli arrestati e di altri indagati. La complessa indagine si è avvalsa di intercettazioni e videoriprese, acquisizione ed esame di documentazione amministrativa, escussioni di persone informate sui fatti, servizi dinamici sul territorio, ha scandagliato l'affidamento di numerosissimi incarichi di progettazione o consulenza che hanno provocato, negli anni 2009-2015, rilevantissimi danni alle casse della Gesap, quantificati in 11 milioni di euro. Gli inquirenti hanno ricostruito anche un episodio corruttivo relativo a Sclet e Liistro. Il primo avrebbe accettato dall'altro la progettazione delle opere di ammodernamento da realizzare presso la sua villa di Terrasini, insieme alla direzione dei lavori e al disbrigo delle procedure autorizzative presso gli uffici tecnici competenti. Per tale vicenda risulta indagato un dirigente del Genio civile di Palermo per rivelazione ed utilizzazione di segreto d'ufficio. Giambanco deve rispondere di truffa aggravata, poiché nella qualità di professore ordinario, avrebbe nascosto il proprio ruolo di amministratore unico della società di progettazione "Xw industrial and civil structures workshop srl", violando il divieto ai docenti universitari con rapporto a tempo pieno di esercitare attività professionale, nonchè di assumere cariche in società di capitali. Nell'ambito dell'inchiesta sono stati notificati anche 10 avvisi di garanzia. Oltre a Scelta finito agli arresti domiciliari insieme a Giuseppe Listro ex dirigente della società di gestione dell'aeroporto del settore manutenzioni, responsabile unico del procedimento di molti appalti oggi dirigente di Adr, la società che gestisce gli aeroporti di Roma, e le misure cautelati all'imprenditore Stefano Flammini, amministratore di fatto di Compagnia del Progetto - C.D.P. e C.D.P. Design e Giuseppe Giambanco, professore di Ingegneria dell'università di Palermo, sono indagati in dieci: Vincenzo Petrigni, responsabile dell'Ufficio legale e del Personale della Gesap; a Leonida Giannobile, responsabile dell'area progettazione di Gesap; Dario Colombo, ex amministratore delegato della Gesap; Carlo Maria Sadich e Giampaolo Tocchio, amministratori di diritto delle società Compagnia del Progetto e C.D.P. e C.D.P. Design; Renato Chiavaroli, amministratore della società Tecnogeco; Sergio Gaudiano, ingegnere presidente dell'omonima società di progettazione; Carlo Vernetti e Alessandro Mauro, rispettivamente,  amministratore delegato e dirigente della società Quick No Problem Parking e Filippo Capuano amministratore di fatto della Cometa Srl. La squadra mobile di Palermo avrebbe accertato un danno di 11 milioni di euro per vari incarichi di progettazione. Intanto la Gesap, in una nota afferma di avere dato «la massima collaborazione agli investigatori sull'inchiesta in corso e che si costituirà parte civile nel processo, in quanto parte lesa, e chiederà il risarcimento dei danni subiti». Anche la Camera di Commercio e Leoluca Orlando nella doppia veste di sindaco di Palermo e sindaco metropolitano ha preannunciato che entrambe le amministrazioni, socie dell’aeroporto, si costituiranno parte civile nel provvedimento giudiziario.

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