PALERMO. A Palermo tagliate stanotte le gomme dei furgoni che dovevano trasportare i cani dal canile municipale ad altri luoghi, per consentire i lavori di ristrutturazione della struttura, fermi dal 2012. Questa mattina era previsto il trasloco, ma al momento le operazioni sono bloccate. "Se qualcuno aveva dubbi, finalmente oggi tutto si è chiarito rispetto alla natura criminale di chi in questi mesi ha speculato sugli animali, sul lavoro e la buona fede di tanti volontari che hanno accudito i cani - dice il sindaco Leoluca Orlando - Il gravissimo atto di danneggiamento dei mezzi comunali è per noi solo la conferma di quanto abbiamo già ribadito: con la pianificazione dei lavori di ristrutturazione del canile e l'interruzione dei trasferimenti di denaro alle associazioni private (oltre 920 mila euro, ndr) abbiamo rotto un sistema criminale che a tutto è interessato fuorché al benessere dei cani". Gli animalisti dall'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidda), a firma del presidente nazionale Lorenzo Croce, hanno presentato una denuncia alla procura contro il sindaco Orlando per violazione della legge 281/91 e per istigazione al maltrattamento di animali. "Gli animali - si legge in una nota - proprio in queste ore sono in fase di affidamento a una nota trafficante di cani più volte denunciata per violazione dell'articolo 544 del Codice penale e più volte sottoposta a fermo giudiziario del suo furgone con a bordo cani in sovrannumero e in alcuni casi anche morti". Intanto, alcune associazioni si dissociano da quanto accaduto in nottata, parlando di "atti di qualche facinoroso: "Le associazioni animaliste Ada, Enpa, Oipa, Lida, Eital, Felici nella coda, Lo Scodinzolo, Lega nazionale del cane, Uffa, SOS primo soccorso, per Emergency si dissociano e condannano il gesto di qualche facinoroso che ha vandalizzato i furgoni comunali per il trasporto degli animali, squarciandone nella notte le gomme. Si sottolinea che tali mezzi sono fondamentali per le attività di soccorso degli animali, pertanto tale gesto è ancora più grave impedendo, di fatto, lo svolgimento anche di servizi essenziali e urgenti".