PALERMO. Il procuratore aggiunto Leonardo Agueci ha reiterato questa mattina la richiesta di archiviazione per Ugo Forello, candidato a sindaco del Movimento Cinque Stelle, accusato di "induzione a rendere dichiarazioni mendaci". L’indagine è un atto dovuto dopo la denuncia dei deputati nazionali grillini travolti dal caso firme false.
Secondo Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, che hanno presentato un esposto circa due mesi fa, l'inchiesta della Procura di Palermo sarebbe stata in qualche modo ispirata dal fondatore di Addiopizzo, Forello. Il gip Lorenzo Matassa, che aveva dovuto fissare l’udienza dopo l’opposizione della parte offesa all’archiviazione, si è riservato e dovrebbe decidere entro la settimana.
Forello - secondo chi ha denunciato - avrebbe imbeccato i "pentiti" dell'indagine, come la parlamentare regionale Claudia La Rocca, vantando anche rapporti con i pm che indagano. Gli esposti sono stati firmati dal legale Domenico Monteleone del foro di Roma. Negli atti si chiedeva di accertare i rapporti tra l'avvocato Ugo Forello e il procuratore aggiunto che si sta occupando delle indagini, Dino Petralia. Ciò sulla base del contenuto di una mail dello stesso Forello, che a un attivista del Movimento 5 Stelle avrebbe fornito la propria disponibilità a fare da tramite, precisando d'aver incontrato il magistrato che indaga. Nella mail Forello avrebbe aggiunto che "chi segue le indagini è persona che mi rispetta e mi stima".
"I pm comunque non hanno ravvisato alcun reato – aveva detto Forello - tanto da chiedere l'archiviazione nel giro di un mese. Il giudice non vuole 'vederci chiaro' come scrive qualcuno, ma deve fissare un'udienza nel caso in cui ci sia opposizione all'archiviazione. Il giudice non deve nemmeno entrare nel merito della questione. Non si pronuncia sulla fondatezza della questione. E' una cosa normale, sono molto sereno. Del resto la stessa Procura ha chiesto di archiviare il caso".
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