PALERMO. La società che gestisce gli impianti sciistici di Piano Battaglia, fermi per ritardi burocratici, ha avviato le procedure per la messa in mobilità dei propri dipendenti.
I lavoratori erano stati assunti con contratti stagionali in vista dell'avvio della seggiovia e dello skilift, da poco inaugurati dopo un fermo di oltre otto anni. Da almeno tre mesi si attende l'autorizzazione da parte dell'Ustif, l'ufficio incaricato della verifica della regolarità dei lavori e della sicurezza degli impianti.
Tutti i pareri sono stati favorevoli dopo i chiarimenti e le integrazioni fornite dalla società Piano Battaglia srl e il collaudo dei sistemi di risalita. Ma il visto non è arrivato in tempo e per questo l'inaugurazione del servizio, previsto per domani, è stata rinviata.
La società ha quindi deciso di sospendere l'attività e di mettere i dipendenti in mobilità. «Dal momento - scrive l'azienda in una nota - che a tutt'oggi non sussiste alcuna certezza in ordine alla definizione delle procedure amministrative, la Piano Battaglia srl non può continuare a sostenere i costi aziendali senza una reale prospettiva di rientro dei capitali investiti a cui deve, purtroppo, aggiungersi il mancato guadagno derivante dai ritardi maturati nell'iter burocratico che hanno ostacolato oltremodo l'avvio della gestione nella difficile fase della start up».
Sulla vicenda sono intervenute il sottosegretario ai trasporti, Simona Vicari, e il sindaco di Pollina, Magda Culotta, pure deputato del Pd. Simona Vicari ha detto che le procedure non hanno avuto gravi ritardi e che dovrebbero concludersi in settimana.
Critica Magda Culotta: «Se il ritorno della neve - ha detto - concede un'ulteriore occasione a chi ha investito sul territorio, la burocrazia invece continua a frenare la stagione del rilancio di Piano Battaglia». Anche a lei è stato assicurato che le procedure si concluderanno presto. «Agli imprenditori - ha commentato - bisogna dare certezze per non scoraggiare gli investimenti».
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