PALERMO. La Corte di Cassazione ha sancito che gli aumenti Tarsu deliberati a Palermo negli anni successivi al 2006 sono nulli. Con una sentenza depositata ieri - come riportato dal Giornale di Sicilia oggi in edicola - ha accolto il ricorso presentato dalla Congregazione delle Suore di carità del Principe di Palagonia contro una cartella esattoriale di circa 50 mila euro che riguardava il 2008 (sentenza n. 1640, relatore Lucio Napolitano). I giudici hanno ribadito l'incidenza della sentenza del Tar che annulla gli aumenti della tassa sulla spazzatura nel 2006 anche per gli anni successivi ritenendo il ricorso della Congregazione "manifestatamente fondato" e cassando la sentenza impugnata con condanna alle spese del Comune di Palermo. "La sentenza è importante per gli effetti che può avere sull'ingentissimo contenzioso Tarsu del Comune di Palermo", spiega il professor Angelo Cuva che ha sostenuto la difesa della suore. Sul Comune, infatti, pende un ingentissimo numero di ricorsi contro quegli aumenti che si trascinarono sino al 2012, quando venne introdotta la Tia e poi la Tari. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI PALERMO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE