PALERMO. La Polizia di Stato ha sequestrato beni per un milione di euro a Giuseppe Fascella, 44 anni, arrestato nel 2014 nell'operazione antidroga «Vai e Vieni» a Palermo. Il provvedimento è della sezione misure di prevenzione del Tribunale del capoluogo siciliano presieduta da Giacomo Montalbano, accogliendo la proposta del procuratore aggiunto Bernardo Petralia.
Fascella secondo le indagini della polizia avrebbe avuto un ruolo nell'organizzazione che riforniva di droga la piazza palermitana. Le risorse finanziarie per l'acquisto di ingenti quantitativi di droga sarebbero state garantite dagli esponenti della famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù.
Come è emerso nel corso delle indagini della Squadra Mobile di Palermo, l'organizzazione era composta da due gruppi: uno con a capo Francesco Fascella, detto «Ciccio» ritenuto capo famiglia della zona della Guadagna e uomo d'onore del mandamento di Santa Maria di Gesù. Il secondo con al vertice Pietro Fascella.
Francesco e Pietro, rispettivamente zio e padre di Giuseppe Fascella, hanno investito consistenti risorse finanziarie nel settore del narcotraffico, importando dalla Campania e da Milano quantità di cocaina ed eroina che, poi, procedevano a vendere ai pusher palermitani. Nel corso delle indagini gli investigatori della Sezione Misure di Prevenzione della Questura di Palermo hanno individuato e sequestrato una lussuosa villa in via San Bernardo da Corleone, a Villagrazia di Palermo, del valore stimato di un milione di euro.
Gli accertamenti patrimoniali hanno dimostrato come sia Giuseppe Fascella che la moglie, quest'ultima formale intestataria dell'immobile, non avevano entrate lecite e sufficienti per l'acquisto dei beni oggi sequestrati dal provvedimento del Tribunale di Palermo.
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